REGOLE & SCELTE

spunti di riflessione preliminari

Fare grammatica non è solo regole, ma soprattutto scelte (M. Prandi) e aprirsi al "lago del cuore" incontrando i testi (F. Frasnedi).

La grammatica (riflessione linguistica) è troppo spesso vista come mera classificazione morfologica e si fa interagire con essa solo attraverso "frasi da laboratorio" che poco hanno a che fare con il vissuto e la lingua che i bambini praticano nella loro vita reale di persone e alunni.

Troppo spesso di perde la consapevolezza che essa deve essere "un viaggio" alla scoperta dei segreti più riposti del funzionamento linguistico, dove le funzioni e le classificazioni hanno senso solo se comprese nel loro campo di azione.

Con i più piccoli sono auspicabili momenti di lezione brevi e condotti secondo l'approccio maieutico della conversazione: la lezione di grammatica come seminario, come lavoro di bottega (come suggerisce F. Frasnedi) dove gli alunni si mettono all'opera insieme per confrontarsi e crescere dentro una esperienza linguistica che li coinvolge completamente.

MA, attenzione tutto comincia da una corretta attenzione alla lettura. La lettura come terreno di confronto consapevole con la parola scritta e con la sua autorevolezza.

"Non si può crescere liberi senza appartenere ed essere appartenuti a molte storie" (Marquard, 1991)

Leggendo si guida l'orecchio e l'occhio a riconoscere le pagine più adatte al proprio "regno profondo", al proprio "lago del cuore" (F. Frasnedi) dove trae origine la propria disponibilità a ricevere, quindi è il luogo autentico dell'ascolto.

La grammatica deve poter parlare alla vita e per far ciò è necessario che si creino le condizioni per un incontro fecondo con testi capaci di farCi interrogare, che parlano a quel "lago del cuore", testi che contengano in sé piccole galassie emozionali capaci di far nascere "pensiero".

L'incontro con il testo non deve essere banale, ma il testo proposto deve essere capace di interpellare, di far avviare uno scambio ricco e prolifico che coinvolge il lettore in maniera profonda e che è capace di creare echi e risonanze in lui. Insomma il lettore è trascinata dal testo nel testo e lo fa parlare in una dimensione infinita di significazione che è basilare per chi apprende.

In questo senso il testo contiene parole "iceberg" che nascondono ramificazioni, grappoli di senso che portano lontano capaci di far intraprendere un viaggio interpretativo dove emozioni, enciclopedie personali, sintassi, lessico sono coinvolti e dove la grammatica accompagna a riconoscere ed elaborare le potenzialità della lingua conducendovi dentro il lettore che parla e ascolta.