Il ruolo dell'adulto che legge (a scuola)

24.03.2019

L'adulto come un facilitatore socratico, come un donatore di emozioni, come un lettore da cui prendere il meglio per poter far divenire lettori i suoi ascoltatori.


Adulto lettore - Adulto facilitatore

L'adulto che legge, che "regala" la sua lettura ad alta voce, svolge un ruolo preziosissimo sempre, ma a scuola è sicuramente un plusvalore. Il ruolo dell'adulto che legge a scuola è di fondamentale rilevanza educativa e formativa oltre che didattica. È un adulto che mette in atto una serie di strategie per aiutare il discente a mettersi in relazione con la narrazione. È un adulto che riesce a fare questo senza sostituirsi al giovane lettore o aspirante tale, ma capace di mettere a disposizione "voce", "spazio" e "tempo".

VOCE come lettura donata, ma anche come luogo della parola e del dialogo.

SPAZIO come biblioteca di plesso o di classe, ma anche come luogo di discussione e di narrazioni.

TEMPO come ore scolastiche, ma anche luoghi orizzontali non quantificabili per il piacere del leggere che vanno oltre le pareti dell'aula.

L'adulto si pone come facilitatore nel percorso di educazione alla lettura. Si adopera per la congiuntivizzazione della realtà (come direbbe Bruner): rendere la realtà in modo incerto per aprirsi alle varie possibilità lasciando spazio al lettore di identificarsi nelle storie o di attraversarle a modo suo.

Ma non basta.

L'adulto, e sembra confermato dalle ricerche delle neuroscienze, narrando aiuta il bambino a costruire significati grazie ai neuroni specchio che permettono di imitare una azione "riflettendola" all'interno di un preciso contesto.

Risulta così fondamentale il compito di riuscire a creare una vera comunità narrativa dove c'è spazio per la lettura silenziosa, quella ad alta voce, per i lavori individuali o di gruppo a partire dai testi o sul testo, per gli esercizi di scrittura creativa e per tutto ciò che permette un uso consapevole della letteratura a scuola.