Cenerentola e le altre

24.08.2019
Cinderella di John Everett (da Wikimedia)
Cinderella di John Everett (da Wikimedia)

Tutto comincia da una buon magazzino letterario e artistico creato dall'insegnante e da lì si parte per l'esplorazione e l'arricchimento da parte degli alunni ponendo attenzione alla pluralità dei linguaggi. 

Il percorso, ricco e complesso, sotto descritto nelle sue varie fasi è destinato ad una fine classe 3, ma può essere sviluppato, con i dovuti accorgimenti, anche in una 4 - 5 o oltre.

Le Cenerentole a passi:

Disney e la Cenerentola, dalla visione alla nostra riflessione

Primo passo: visione di uno spezzone del film di Disney nella versione originale ispirata alla fiaba di Perrault. 

Secondo passo: lettura del testo integrale di Perrault e nella traduzione di Verdinois (1910).

Terzo passo:  Le prime due cenerentole a confronto, Disney VS Perrault (una sfida di riflessioni non da poco). Dopo aver individuato le parti del testo più importanti, dividere a gruppi cooperativi gli alunni per rileggere le due fiabe per individuare le "sezioni" della fiaba e avviare il confronto sulle stesse.

Quarto passo: sintetizzare in due diagrammi le caratteristiche della protagonista e delle sorellestre per individuare somiglianze e differenze tra il taglio dato da Disney e quello di Perrault (gli schemi sono stati realizzati usando gli strumenti "Disegno" delle G-Apps).

Quinto passo: Il Mondo e le tematiche di Cenerentola con occhi diversi; ripensare insieme ai temi di Cenerentola andando oltre lo stereotipo Disney e la riflessione del passaggio precedente.

Sesto passo: scoprire di più su Cenerentola nel tempo e nello spazio; la curiosità si accende: da dove, come e quando arriva Cenerentola? 

Si avvia la ricerca sul web (selezionando been gli operatori booleani o le parole di ricerca con la tecnica delle Big Six) per assemblare per iscritto alcune delle risposte dopo lunghe ricerche sul web.

Settimo passo: lettura di Yen Hsien, Cenerentola Cinese, la prima (forse!) 

Ottavo passo: con Yen Hsien alla scoperta della cultura cinese; una Cenerentola che ci avvicina alla cultura, al racconto e alla scrittura della Cina (approfondimento chiesto dagli alunni).

Nono passo: come comunità di lettori e scrittori la classe si interroga sulla questione fondamentale. "Cenerentola sta per .... . Cosa vuole dirci questa fiaba?". Si avvia la discussione e l'insegnante (nel ruolo di mero segretario) appunta alla lavagna o su un foglio di carta da pacco le "catene sematiche", i temi, i pensieri sui vari personaggi, le metafore, ecc... che scaturiscono dal confronto nella comunità. Dalla discussione di questi alunni è emerso quanto segue.

Pensando a Cenerentola ci viene in mente:
  • un viaggio alla cieca
  • una valigia pesante da portare
  • una vita che le ruba tutto
  • non ha più genitori, serenità
  • conserva stretto stretto come un cestini pieno di ricordi belli che l'aiutano ad affrontare le cose brutte di tutti i giorni
  • porta con sé sofferenza, pericolo, tristezza, infelicità, ....
  • è costretta a iniziare una vita inaspettata
  • vuole l'amore, la serenità che ha perduto, l'amicizia, la gentilezza
  • ha una grande pazienza
  • non vuole essere usata
  • vuole una vita diversa
  • non vuole più subire ingiustizie
Alla fine gli appunti diventeranno un testo collettivo digitale scritto, revisionato e trascritto dagli alunni stessi.

Decimo passo: la Cenerentola raccontata da una delle sorellastre e .... la grammatica; analisi dei punti di vista diversi o .... salti nel tempo.

La lettura della fiaba vista con gli occhi di una delle sorellastre "apre gli occhi" e permette di giocare a scoprire anche con i tempi verbali della storia. 

Nella nuova visione della storia sono state cercate tutte le parole che erano "indizi del tempo" passato, presente e futuro.
Con grande sorpresa degli alunni sono stati scoperti tantissimi passati e lo stesso numero di presenti e futuri oltre ai molti elementi temporali! Allora la curiosità ha fatto approfondire la faccenda.
Analizzando il testo gli alunni hanno capito così che i passati che avevamo scoperto avevano delle cose in comune: alcuni finivano sempre in AVO, AVANO o simili, altri con ARONO, O', A'.... altri erano formati da due parole tipo "ha perduto" e .... altri ancora era come se misurassero il tempo come "sette mesi fa", "a quel punto", "successivamente", ....
Questi ultimi però erano diversi dai primi tre perché quelli erano VERBI e ne eravamo sicuri infatti ci dicevano cosa stava succedendo, cosa doveva andare in scena...ma questi?
L'insegnante, in questa fase si limita a nominare la tipologia di queste parole che "parlano i tempo" cioè AVVERBI rimandandone l'approfondimento ad altre occasioni, ma questa piccola scoperta ha fatto notare alla classe che queste parole che "parlano di tempo" fanno capire meglio cosa voleva che succedesse il verbo, qualcuno ha detto che "arricchiscono il verbo di informazioni".
Comunque eliminando gli avverbi conosciuti casualmente, si avvia la riflessione sui verbi al passato scoprendo che c'è:

  • un passato lontanissimo (qualcosa che è accaduto tantissimo tempo fa)
  • un passato vicino o abbastanza vicino (qualcosa che è accaduto poco tempo fa)
  • un passato strano anzi, come dice uno di loro, un passato che sembra indefinito (qualcosa che dura e non si sa se è davvero finito)

Adesso si possono etichettare con i nomi diversi i vari tempi scoperti: passato remoto, passato prossimo e imperfetto. Nella foto sopra la tabella realizzata sul quaderno.

Undicesimo passo: leggere e conoscere La gatta Cenerentola di G.B. Basile (La prima trascrizione occidentale della fiaba Cenerentola napoletana). 

Far seguire una breve ricerca sul web sul contesto storico per comprendere meglio i temi e il personaggio. Ecco cosa ha scoperto in breve la classe

  • Quando: 1634
  • Dove: Napoli
  • Titolo Opera: Lo cunto di li cunti
  • Destinatari: nobildonne e nobili napoletani
  • Linguaggio: lingua italiana antica mista a dialetto, uso esagerato di metafore

Dodicesimo passo: individuare e ragionare come comunità di lettori e scrittori sulle Metafore di Basile (una immaginazione ricca di immagini fatte di parole). Ecco quelle che ci sono piaciute di più:

"messole un vespone nell'orecchio" (oggi noi diciamo messo una pulce nell'orecchio)
"accecata dal diavolo" (non vede più le cose come si dovrebbe ma solo con gli occhi della cattiveria)
"come le ciliegine di questi occhi" (le pupille degli occhi)
"spezzò la parola in bocca" (mi ha interrotto mentre parlavo)
"Io firmo, tu scrivi" (siamo complici)
"il pane ti verrà bianco come i fiori" (tutto andrà benissimo)
"tanto tirò di piatto che colpì di punta" (tanto face che alla fine ci riuscì)
e la più bella per molti di loro
"è pazzo chi contrasta le stelle" (è pazzo chi combatte contro il suo destino) 

Tredicesimo passo: è ora di confronto tra le varie Cenerentole lette. Dopo una conversazione in stile "circle time" gli alunni realizzano un diagramma che mette a fuoco le loro riflessioni più importanti (sotto)

Quattordicesimo passo: Cenerentola nei vari linguaggi. Si inizia a presentare "La gatta Cenerentola" in versione teatrale.

E in versione musicale grazie al duetto dell'Opera di De Simone.

Quindicesimo passo: si raccolgono in un unico fascicolo molte versioni di Cenerentola dai vari paesi del mondo e si offre alla lettura della classe. Utile in tal senso il libro "Cenerentola raccontata nel mondo" di F. Morel e G. Bizourne, Sonda, 2009 e le ricerche nel web condotte dall'insegnante e dalla classe.